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Crowdfunding Civico, un’alternativa di crescita (di Alessio Barollo)

Introdurre il crowdfunding in Italia? Ci ha pensato la conferenza del 2012. Con questa nuova edizione l’obiettivo che ci siamo prefissati Tim ed io è quello di mettere insieme e far confrontare esperti provenienti da vari settori (economia, informatica, architettura, crowdfunding) accomunati da progetti o idee che riguardano le potenzialità delle communities (sia online che offline) per sviluppare, realizzare e finanziare progetti condivisi. Condivisi fra i portatori d’interesse che si occupano del futuro della città, mi riferisco a cittadini (ovviamente), amministrazioni, associazioni e imprese. Quello che mi piacerebbe ottenere dai loro contributi sono delle vision e delle prospettive per diffondere metodi di progettazione partecipata 2.0, di cui il civic crowdfunding fa parte in Italia, attraverso esempi e proposte.

Tentiamo di proiettare il metodo ad un futuro possibile per fornire un’alternativa di sviluppo e lo facciamo cercando di proporre soluzioni per sbloccare la creatività della comunità e dimostrare che l’innovazione può essere in grado di sostenerci. Ne parlerà Francesco Cingolani, architetto, blogger e tra i principali esperti e studiosi di progettazione partecipata in europa, ne è un esempio il progetto Dreamhamar.

Rimanendo nel mondo dell’architettura e della collaborazione avremo un contributo video da ZUS, che ha progettato e co-gestito uno dei più interessanti progetti di crowdfunding civico europeo o mondiale, mi riferisco alla passerella pedonale di Rotterdam e che propone il riutilizzo di edifici in disuso attraverso un’urbanistica “a tempo” (sentiremo dalle loro parole il significato), facendo aumentare così il loro valore immobiliare.

Ma il civic crowdfunding non punta esclusivamente alla realizzazione del manufatto quanto piuttosto a innescare una riqualificazione sociale tramite l’attivazione di progetti sociali e educativi. Dinamiche delle quali ci parlerà Emmanuele J. Pilia quale critico, curatore ed editore in ambito architettonico con particolare attenzione alle interazioni fra immaginario e città.

Di Angelo Rindone basta dire che è il fondatore delle prima piattaforma di crowdfunding al mondo, Produzioni dal Basso, nata ancora prima della parola “crowdfunding”, e questo basta per far capire le sue doti di innovatore a anticipatore dei tempi.

Non bisogna dimenticare l’aspetto economico, per questo abbiamo voluto la voce di Stefano Stortone che sperimenta direttamente attraverso il bilancio partecipativo l’utilizzo efficiente delle risorse ma soprattutto l’attivazione di processi di democrazia diretta/partecipativa, dove la partecipazione (attraverso il voto diretto e la delega) è rivolta a specifiche issues e/o progetti e non a persone e programmi politici.

Puntiamo sulle persone come elemento chiave di sviluppo per questo abbiamo deciso di farci raccontare il progetto Rhizomatica che mettono in condizione di poter comunicare e creare communities fornendo tecnologia mobile nei paesi in via di sviluppo.

Non vi basta? Nessun problema non è finita qui, perché per coordinare questo ricco parter ci siamo affidati alle mani esperte di Chiara Spinelli, un nome una garanzia quando si parla di crowdfunding, che metterà la sua esperienza ma soprattutto le sue idee al servizio di tutto il pubblico.

Tim, io (Alessio Barollo) e tutti i relatori siamo pronti a raccontare un nuovo modo di fare la città.

I biglietti per crowdfuture sono disponibili qui.

[Questo post è stato originariamente pubblicato sul blog di crowdfuture]

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